Da una ricerca storica di Giovanni Cometti
Pro Valle Trompia Agosto 1912
Da collio V.T.
Relique dell’altare maggiore della parrocchia
Note tolte da un documento antico.
L’antico altare maggiore della vecchia parocchiale di Collio,venne consacrato nel 1480, il giorno 8 dicembre dal Rev. Mons. Carlo Auserensi Vescovo suffraganeo dell’Ill. e Rev. Mons. Paolo Zane Vescovo di Brescia.
In tale consacrazione furono riposte presso l’altare suddetto le sacre Reliquie di S. Ursicino vescovo di Brescia, di S.Costanzo prete bresciano, e di S. Celso martire.
Di nuovo furono rinvenute le medesime S. Reliquie il giorno 25 aprile 1625 dal Rev.mo mons. Michele Verulio vescovo di Zante e di Cefalonia venuto in visita nella terra di Collio per ordine dell’Ill. e Rev. Giorgio Marin vescovo di Brescia; esse furono in una scatola di legno, sigillata con sigillo di esso Vescovo Verulio, come appare dall’Istromento rogato dal notaio Lazzari Pietro, in data 25 aprile 1625.
È lecito supporre che quell’altare fosse di legno, e se anche fatto con minerali, fosse però avariato: per conseguenza il Rev. Don Antonio Rossi rettore della parrocchia di Collio, domandò ed ottenne licenza di farne costruire uno nuovo di pietra.
Una tale facoltà gli venne concessa con Decreto del 56 febbraio 1671 firmato dall’Ill. Mon. Carlo Antonio Lussago Vicario Generale dell’Ill. e Rev. Giovanni Giorgio Martin vescovo di Brescia.
Ciò premesso, il giorno di sabbato 8 agosto 1671 si diede mano all’opera colla rottura del vecchio altare maggiore e durante quel lavoro fu trovata la preziosa scatola contenente le S. Reliquie di S.Celso e di S. Costanzo; e però ne venne esteso regolare verbale dal suddetto Notaio Lazzari alla presenza del Rev. Rettore Rossi don Antonio, e dello spettabile sig. Domenico Robaicino Console della Comunità di Collio, e dei due testimoni Faustino fu Ognibene Gabiolo e Tavelli Cristoforo ambedue di Collio.
La scatola delle s.reliquie (chiuse con due chiavi) poscia fu collocata nel coro della suddetta chiesa.
(questi dati furono tolti da un manoscritto esistente nell’archivio parrocchiale di Memmo, autenticato dal Notaio Calvatti di Collio, e da un secondo Notaio Gio. Battista Daffini, che probabilmente sarà stato nativo di Pezzaze.
Don G.Bonomini