Cesare Arici e la commemorazione dei morti

 

Cesare Arici

Informazioni sulla Commemorazione dei morti a Collio (Regno Italico, 1804-1814)
inviate il 30 dicembre 1811 da Cesare Arici al sig. Conte Giovanni Scopoli, Consigliere di Stato e Direttore Generale della Pubblica Istruzione, Stampa e Libreria del Regno

Nella Contrada di S. Colombano, aggiunta al Comune di Collio, ultimo paese della valle (Trompia), si crede ancora che nella notte della Commemorazione de’Morti, le anime dei congiunti tornino a visitare le proprie famiglie, che con pietosa trepidazione le aspettano e veggono ne’ sogni. E solamente da pochi anni si è dimesso l’uso d’apparecchiar la sera, entro le case, abbondanti minestre d’orzo, delle quali, si diceva, mangiassero i morti. E il parroco che parlò contro questa pazza confarreazione, si ebbe l’ira del popolo.

(tratto da ATLANTE DEMOLOGICO BRESCIANO – FONDAZIONE CIVILTA’ BRESCIANA)