Il simbolo del Comune di Collio

 

Riportiamo un interessante articolo del Giornale di Brescia del 10.1.1956 già citato peraltro su “Collio XII secolo” del Volta e che ricorda come don Bonomini fosse stato un grande cultore di storia locale e come ci sia stato un nesso logico fra gli scritti del famoso Abate Bianchi passato poi a Don Giovanni Bonomini e poi al nipote don Giuseppe.

Ecco l’articolo riportato integralmente.

 

“Per quante ricerche fossero state effettuate, non si era mai potuto rintracciare con esattezza l’iconografia del Comune di Collio. Lo stemma non risultava nemmeno schedato presso l’Istituto di Araldica. Questione piuttosto complessa quindi suscettibile di sottili complicazioni formali.

 

Ma, adesso, la questione sembra si possa risolvere con il significativo documento che pubblichiamo che risale al 1696 e reca ben visibile lo stemma della Comunità di Collio. Un pino contornato da una ghirlanda ovoidale, in tutto simile allo stemma che porta la bandiera del Comune;

 

stemma si badi bene, riprodotto per tradizione orale e pertanto contestato anche da altri comuni di montagna che se ne fregiano forse indebitamente.

 

Il magnifico manifesto è stato rintracciato fra i carteggi della raccolta storica di Don Bonomini, quel celebre don Bonomini che fondò l’osservatorio meteorologico di Memmo nel 1856 e che da dotto umanista raccolse i manoscritti dell’abate Bianchi e fu in corrispondenza affettuosa con il famoso padre Denza e, con lui, uno dei primi in Italia a studiare le stelle cadenti.

 

Il documento firmato dai consoli Mafeo Zanardelo e Faustino Calzoni, autenticato da Pietro Ghirardino notaro, è la nomina di Alvise Foscarini, Senatore della Repubblica di Venezia, a protettore di Collio. E, con che slancio vien tessuto il panegirico! Si stia a sentire: …. Proposto perciò l’Illustriss. et Eccellentiss. Sig. Alvise Foscarini, uno dei maggiori astri che risplendono nel veneto firmamento, senatore fra i grandi massimo, che nato per calcare i primi sogli del Serenissimo dominio, ha coronato d’applausi immortali il suo incomparabile Governo anco nel Capitanato di Brescia dove si gode la tranquillità universale restabilita dal suo ottimo zelo ….. Sentito il nome di Senatore tanto sublime fu subito con profonda venerazione ed immenso giubilo acclamato da tutti per Nume tutelare di Collio …..

 

Il diploma termina poi con altri voli pindarici che risparmiamo al lettore e che rientravano nel costume del tempo durante il quale l’adorazione per i potenti era a dir poco, barocca. Perciò il diploma all’Alvise Foscarini, della potentissima famiglia veneziana, oltre a mostrare il vero ed inequivocabile stemma della borgata triumplina, ci rallegra del nostro tempo di democrazia dove, decisamente non vengono chirografate pompature del genere ai “numi tutelari”».