
IVINO (in dial. Dui)
Frazione a poco più di 2 Km. Nord-Ovest di Collio, sul versante destro della valle, a m. 1200 s.l.m.
Il panorama è suggestivamente semplice.
A settentrione e a ponente una conca varia di gobbe verdi dolci e lisce, con qualche casa e qualche larice che salgono verso le Colombine.
A levante la corona dalle appuntite vette della Corna Blacca, dei monti di Paio e del Dosso Alto. Più in basso una cortina ombrosa di scure pinete.
La chiesetta conserva, ancor oggi, un sapore di cose vecchie.
La distanza dal fondo valle e da Collio è tale che può essere colmata in tempo ragionevole ma il luogo è ancora romito e quasi segreto con quella apparizione della chiesetta che ancora oggi la sensazione di cose vecchie.
Del resto la toponomastica con le località “Vedre” (dal latino “veterae”) e Case antigh, dice l’antichità del luogo.
Vi è stato pure un periodo, fino agli anni 50 del secolo scorso, in cui a Ivino c’erano le scuole elementari le maestre erano 2 con 5 classi. Poi fu costruita la scuola nuova che fu utilizzata solo per pochi anni (circa 2) fino a che, dopo essere rimasta chiusa per anni, fu venduta.
Ivino è raggiungibile anche con il sentiero CAI nr. 350 e sebbene sia una piccola e dimenticata frazione di Collio, non è priva di importanza storica. Intanto il nome, che potrebbe essere quello di una delle tante famiglie di colonie romane.
Le miniere ebbero sempre una grande importanza. Prova ne è la testimonianza planimetrica da poco ritrovata della “miniera del Cavallo” situata a Ivino.